Juve, Pirlo e Nedved sulla graticola: i tifosi “chiamano” Allegri

La Juve contro il Benevento dice addio ai sogni scudetto e da Pirlo a Nedved sono tanti sul banco degli imputati: i tifosi rivorrebbero Allegri, grande rimpianto dopo una stagione poco brillante.

Pirlo, Nedved e Allegri: gira e rigira i nomi che ruotano nella mente dei tifosi della Juve sono sempre quelli. La sconfitta maturata contro il Benevento è il punto più basso degli ultimi 10 anni, fatti di grandi successi, trofei e nomi altisonanti. Una decennio che partì con Conte in panchina e Pirlo a dirigere l’orchestra che vinceva lo scudetto, e si chiude con il primo lanciato verso il titolo e il tecnico della Juve sulla graticola. I risultati non gli danno ragione, e neanche una squadra che non ha assimilato la sua idea tattica.

Troppo pesante il ko incassato in casa grazie al cuore del Benevento. Una squadra che ha avuto quelle caratteristiche che mancano ai bianconeri. Cattiveria, voglia di crederci fino in fondo, coraggio. Il progetto di Agnelli sembra quindi vacillare, e le scelte di Nedved e Paratici non convincono. Morata ha contribuito alle vittorie ma nelle gare delicata si spegne, e Kulusevski e Chiesa sono due innesti operati nello stesso ruolo. Una scelta che ha impedito al club di pescare un centrocampista che manca alla squadra. Eccome.

La distanza dall’Inter diventa praticamente incolmabile, e i tifosi sono già proiettati alla prossima stagione. Quella che potrebbe partire con una rivoluzione annunciata. Fu già così quando alla Continassa si insediò Sarri, e ancora l’anno successivo con Pirlo: i risultati però non hanno dato ragione alla società della Juve, sul banco degli imputati dopo aver allontanato Allegri.

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Pirlo, Nedved e Pirlo sul banco degli imputati: i tifosi della Juve rivorrebbero Allegri

Inevitabile quindi per i tifosi di fede bianconera non ripensare ad Allegri. Fu allontanato per cercare il bel gioco, il palleggio, lo spettacolo. Il risultato dopo quasi due stagioni è evidente. La Juve non ha avuto ragione, e ha perso anche quella continuità e la determinazione che nella gestione di Allegri non sono mai mancate. Gli scudetti e le finali in Champions sono un lontano ricordo per una squadra a fine ciclo, e il suo nome, spesso utilizzato come simbolo di una filosofia da cambiare in nome dello spettacolo, torna di moda per ritrovare i successi.

Quelli che mancano alla bacheca di Agnelli. Il silenzio del presidente non è un segnale positivo per i protagonisti di questa stagione, e preannuncia una tempesta che potrebbe spazzare via una serie di protagonisti di un anno poco vincente e molto confusionario.

I tifosi anticipano la bufera, e sui social ne hanno per tutti. Sul banco degli imputati i nomi ritornano puntualmente d’attualità ad ogni battuta d’arresto, ma il match con il Benevento brucia, e le parole di Paratici e Pirlo non sono servite a buttare acqua sul fuoco.

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