Serie A, diritti venduti in tutto il mondo: la Cina è nel mirino

La Serie A vende bene all’estero il suo prodotto. Infront ha vinto il bando per i diritti tv in quasi tutto il mondo, CBS negli USA e poi il campionato sbarca in Cina.

La pandemia non ha fatto sconti a una delle prime industrie del nostro paese, ma qualcosa di positivo c’è stato a livello di diritti tv. A parte l’offerta dell’asse DAZN-Tim, sono stati venduti a prezzi ottimi le partite della Serie A, anche all’estero.

Infront che è un’azienda che si occupa di marketing per lo sport, ha infatti acquistato per 139 milioni di euro, i diritti audiovisivi del massimo campionato italiano. Questo, permetterà alla Serie A di essere vista nel resto d’Europa, in Sud e Centro America, Africa e Asia. Ciò, riguarda anche la Coppa Italia.

Per il Nord America, invece, CBS aveva acquistato già in precedenza i diritti per più di 180 milioni di euro, così da mostrare in streaming le partite agli utenti statunitensi. Questo, è stato certamente un passo in più verso l’internazionalizzazione della Serie A.

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Serie A, non solo diritti ma anche social

Per la Serie A, gli ultimi giorni non sono stati importanti solo per la questione diritti tv in patria e all’estero, ma anche per i social media. Difatti, il massimo campionato nazionale, è sbarcato sulla piattaforma cinese di video Kuaishou, che ha superato in alcuni paesi asiatici le app concorrenti di Apple e Google.

Dopo Weibo e Tik Tok, dunque, la Serie A prova a prendere sempre più piede in Cina tramite i social, facendo per prima questo passo, e anticipando per una volta gli altri top campionati europei.

La strategia del massimo campionato nazionale, e della Lega Calcio, è quella di rilanciarsi, nonostante la pandemia, in tutto il mondo. De Siervo, amministratore delegato della Lega, sta facendo prevalere la sua linea, e le società italiane al momento lo seguono.

La Serie A, quindi, ha trovato nuove strade per sopperire alla mancanza di introiti di questo periodo. I diritti tv sono stati ben venduti sia sul suolo nazionale, che all’estero, e adesso si spera che i soldi non vengano più scialacquati dai club, ma possano servire per riportare in alto anche dal punto di vista competitivo e del campo, il calcio italiano.

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