Milan, ritorna l’emergenza infortuni: non solo Ibrahimovic è fuori

Il Milan nel momento più delicato della stagione subisce un’emergenza infortuni, che ne potrebbe compromette la corsa Champions.

Il Milan è uscito ridimensionato nel girone di ritorno della Serie A, visti i tanti passi falsi, soprattutto in casa a San Siro. Adesso, proprio nel momento più delicato della stagione, i rossoneri ricadono nell’emergenza infortuni, con Ibrahimovic ancora fuori, ma non solo.

Anche Theo Hernandez e Tomori sono in dubbio, con il primo che deve superare la rifinitura di oggi per esserci contro la Lazio, e il secondo molto più in bilico per la presenza in difesa, con al suo posto pronto a tornare titolare Romagnoli.

Questa piccola emergenza infortuni del Milan, quindi, complica non poco le cose a Pioli. La corsa Champions è veloce e serrata, e con la Lazio non basterà pareggiare, ma bisogna vincere. Inoltre, i rossoneri sapranno già i risultati delle altre squadre impegnate, e la pressione addosso sarà enorme.

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Milan, il calendario non aiuta

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Stefano Pioli allenatore del Milan (Getty Images)

Oltre all’emergenza infortuni, il Milan non è aiutato nemmeno dal calendario. Difatti, la squadra di Pioli è quella che sulla carta dovrà affrontare più big match, con non solo la Lazio, ma anche Juventus e Atalanta.

In più, le altre 3 sfide sono contro 3 squadre che lottano per salvarsi, ovvero: Benevento, Torino e Cagliari. Ciò, fa dei rossoneri il club che più di altri potrà arbitrare la corsa salvezza, così come quelli che non vogliono retrocedere saranno giudici della corsa Champions.

Senza Ibrahimovic, e forse Tomori e Hernandez, dunque, il Milan non può fare calcoli. Lo stesso Pioli ha rifiutato l’idea del traguardo per qualificarsi all’Europa che conta, fissato a 80 punti. Tuttavia, per raggiungerlo, bisogna andare all’attacco e vincere, soprattutto in casa dove si fa più fatica.

L’emergenza infortuni del Milan rischia di pregiudicare il cammino fin qui fatto. Dopo la grande prima parte di stagione, però, ecco che non si può imputare tutto agli stop dei giocatori, ma anche all’unità di gioco che si è un po’ persa. Fatto sta, che ora i rossoneri devono rimboccarsi le maniche e andare spediti, per non pregiudicare la qualificazione alla prossima Champions League.

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