Non solo calcio: gli allenatori con altri mestieri

Alcuni allenatori hanno preferito coltivare diverse passioni, altri hanno abbandonato i propri mestieri per inseguire il pallone: la doppia vita dei tecnici. 

Il mondo del calcio può portare grandi gioie, ma anche grandi delusioni. In poco tempo puoi sentirti in paradiso o scendere all’inferno. Come in ogni sport, è un’altalena di emozioni che possono portarti tanta fortuna ma anche disgrazie. Per tale ragione, gli allenatori ad inizio carriera – ma anche durante – hanno svolto diversi mestieri e hanno coltivato i propri hobby, per avere una doppia chance nella propria vita.

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Da Sarri bancario a Sacchi rappresentante di scarpe: gli allenatori dai doppi mestieri

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Allenatori con altri mestieri: Arrigo Sacchi era rappresentante di scarpe (Gettyimages)

Prima di rivoluzionare il calcio, Arrigo Sacchi era un rappresentante di calzature dell’azienda di famiglia. Infatti, nei suoi primi anni di carriera con squadre di basso livello ha svolto il doppio mestiere: lavorava e allenava. Quando inizia a raccogliere successi ed ottenere buone chiamate, dovrà scegliere cosa fare della sua vita: così si tolse i panni di rappresentante e divenne allenatore a tutti gli effetti.

Per quasi tutti gli anni ’90, Maurizio Sarri ha coltivato la passione del calcio, allenando diverse squadre di Seconda Categoria, Promozione ed Eccellenza. Nel frattempo non molla il suo vero lavoro: è un dipendente di una banca. Dal 1999, alla guida del Tegoleto capisce che deve inseguire il suo sogno e smette di essere bancario, diventando tecnico a tempo pieno. Successivamente, arrivano i primi traguardi e prime grandi delusioni, fino a diventare allenatore dell’Empoli nel 2012, dove la sua carriera vede una svolta.

Diversi sono i mister che al campo preferiscono la vita dei campi. Infatti, sia Luciano Spalletti che Cesare Prandelli nei periodi senza incarico hanno “coltivato” questa passione. Il primo ha una tenuta e nella sua campagna in Toscana pota piante, dà da mangiare ai suoi animali, insomma fa una vita da contadino. Il secondo, fresco di dimissioni, da qualche anno ha investito nell’olio e ama trascorrere le giornate sul trattore.

Ma, non solo gli allenatori italiani svolgono un doppio mestiere. Infatti, anche José Ramón Sandoval, tecnico del Fuenlabrada del campionato cadetto spagnolo, ha avuto l’onore di ricevere una stella Michelin nel 2012 per il ristorante di proprietà della famiglia. O ancora, Andre Villas Boas – ex assistente di José Mourinho – è un appassionato di rally. Gareggerà tra qualche settimana con la Citroen C3 nella tappa portoghese, ma già in passato fu protagonista della Dakar.

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