Il gol in trasferta va in pensione: come sarebbe cambiata la storia

Svolta Uefa, abolita la regola del gol in trasferta: ma come sarebbe cambiata la storia delle italiane in Champions senza una delle norme più discusse del calcio? Inter-Milan, la Juve, la sedia di Mondonico.

É svolta. Epocale, netta, indubbiamente necessaria. Pensate a quante volte avete sentito che “il gol in trasferta vale doppio”, o che sarà importante segnare in casa degli avversari per avere un vantaggio netto nel match di ritorno. Dopo 56 anni invece la regola del gol in trasferta sarà abolita e con essa frammenti di storia. Una virata netta, che nasce forse anche dalle polemiche dopo il match fra Juve e Porto, in cui si scatenò l’ennesima polemica per una direttiva che non piace proprio più a nessuno.

Ecco quindi che nella prossima edizione delle coppe europee, i match che nel doppio confronto termineranno in parità saranno chiusi ai supplementari, ed eventualmente ai rigori. Sono stati tanti i casi in cui un gol ha fatto la differenza nonostante un bilancio in parità. Alcuni clamorosi, e uno di questi in un derby che passò alla storia per l’equilibrio.

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Gol in trasferta, i casi più assurdi della storia: quell’Inter-Milan e la sedia di Mondonico

mondonico sedia cielo
La famosa sedia che Mondonico alzò al cielo di Amsterdam (Youtube)

Il caso più eclatante in cui il gol in trasferta cambiò la storia di una Champions fu nella stagione 2002-2003 fra Milan e Inter. Dopo il pari a reti bianche all’andata, Shevchenco sbloccò la gara di ritorno, e Martins trovò il pari. Il bilancio finale sorrise ai rossoneri, nonostante entrambe le gare furono giocate nello stesso stadio. Un paradosso, legato anche al match dei quarti in cui i nerazzurri per la stessa regola superarono il Valencia, e in una finale che terminò nuovamente pari fra Milan e Juve, e in cui i rossoneri esultarono dopo i rigori. Alla Juve è accaduto di recente col Porto, mentre la Roma cancellò un clamoroso 4-1 del Barcellona con un incredibile 3-0 sancito dalla rete di Manolas in un Olimpico infuocato.

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Andando indietro nel tempo fu clamoroso il doppio confronto fra Inter e Bayern Monaco nel 1989. Impresa nerazzurra in Baviera con le reti di Serena e Berti. il ritorno però fu un incubo. Tre reti in otto minuti firmate da Wohlfarth, Augenthaler e Wegmann, in un 3-1 che sorrise ai tedeschi. Al Torino andò pure peggio, perché nel 1992 arrivò all’ultimo atto di Coppa Uefa contro l’Ajax. A Torino una doppietta di Casagrande consentì a Mondonico di chiudere il match sul 2-2. Il ritorno fu clamoroso. Fu un assalto del Toro, che colpì tre legni con Casagrande, Musso e Sordo, prima di un clamoroso rigore non assegnato. Fu l’episodio che scatenò la protesta di Mondonico, con quella sedia al cielo che era la voce e “arma” di chi era arrivato al cospetto delle più grandi d’Europa. Il caso più eclatante nella storia dei gol in trasferta, un pezzo di storia che sarà cancellato dalla decisione della Uefa.

 

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