Nicklas Bendtner annuncia il ritiro dopo 145 gol e 6 milioni di euro persi al gioco

Nicklas Bendtner ha annunciato il ritiro a 33 anni: dalle polemiche con la fidanzata alle nottate tra gioco, droga e alcol, tutte le sue controversie.

145 gol in carriera. Un bel bottino. Eppure, Nicklas Bendtner sarà ricordato sempre e solo per quanto fatto fuori dal campo, piuttosto che sul rettangolo di gioco. Il calciatore danese, una meteora anche alla Juventus nel 2012/13 con 11 presenze senza reti, ha scritto pagine importanti con le maglie di Arsenal, Wolfsburg e recentemente Rosenborg, mettendo in bacheca un campionato italiano, una FA Cup, una Coppa e una Supercoppa di Germania, due campionati norvegesi e altro ancora. Ciliegine sulla torta di una carriera ricca di ombre più che di luci.

Nato a gennaio il 16 gennaio 1988, Bendnter è svincolato dal 2020. Non essendo riuscito a trovare una squadra, complice un carattere a dir poco fuori le righe, ha scelto di appendere gli scarpini al chiodo. Il suo futuro? Magari in panchina… tra qualche anno, come dichiarato dall’ex attaccante a Discovery +: “Mi manca giocare, ma sono anche consapevole che sia arrivata la fine. Cercherò qualcos’altro che mi porti quello che il calcio mi ha dato in tutti questi anni“. In attesa di scoprire che ne sarà di lui, rinfreschiamoci la memoria con gli episodi più iconici della sua incredibile vita ‘sportiva’.

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Nicklas Bendtner: fidanzata, patrimonio e passioni dell’ex bomber

Nicklas Bendtner vita privata
Nicklas Bendtner con la maglia dell’Arsenal (fonte foto GettyImages)
Un fuori di testa senza cervello“. Così Bendtner è stato descritto non da un suo acerrimo rivale, bensì dalla fidanzata, la splendida Philine Roepstorff. A scatenare la sua ira, come riportò il Sun ormai più di un anno fa, era stata la scelta del calciatore di comprarsi una Rolls Royce da oltre 300mila euro. Un regalo fuori tempo massimo, visto che in quel periodo il calciatore era già senza contratto, insomma, disoccupato. Dopo queste dure parole, Nicklas scelse di rinunciare all’acquisto. Perché le donne hanno l’ultima parola sempre, specialmente nella gestione dei conti di chi, giocando a poker, è stato in grado (stando a sue dichiarazioni) di perdere circa 6 milioni di euro. Sei milioni, forse anche più del suo attuale patrimonio. E pensare che c’è chi dà di matto per i 2 euro di una schedina andata male…
Donne e gioco sono sempre stati un punto debole per Bendtner, non proprio il migliore degli esempi da seguire per i più giovani. Basti pensare alle tante, tantissime controversie. A partire da quella rissa celebre con il compagno Emmanuel Adebayor all’Arsenal nel lontanissimo 2008, un episodio che fece intuire fin da subito che lui non sarebbe stato un calciatore qualunque.
A conferma di ciò, arrivò nel 2011 il primo arresto. All’epoca militava al Sunderland, e fu messo in manette con il compagno Lee Cattermole per aver danneggiato alcune auto a Newcastle. Una bravata da ragazzo, anche piuttosto tradizionale. Decisamente più originale fu invece quanto fatto agli Europei del 2012. Dopo una doppietta contro il Portogallo esultò mostrando le mutande a una nota azienda di bookmaker. Il risultato? Una squalifica per una partita e una multa da 100mila euro.
Anche durante il periodo juventino non mancarono però le ‘marachelle’. Infortunato, nel mese di marzo chiese al club bianconero il permesso di tornare in patria. La società glielo accordò. Dopo pochi giorni, venne trovato in stato di ebrezza mentre guidava contromano. La polizia gli ritirò la patente per tre anni, e gli comminò una multa da circa 114mila euro.
Più multe che gol, direbbe qualcuno. Anche l’Arsenal gli accordò una sanzione pecuniaria qualche anno dopo per molestie nei confronti di un tassista mentre era nuovamente in stato di ebrezza. E con i tassisti non deve mai aver avuto feeling, visto che nel 2018 a un altro ruppe la mascella. Venne ovviamente arrestato. Di nuovo. Insomma, di emozioni non se n’è fatte mancare il buon Nicklas, che in un’intervista del 2020 ammise candidamente di aver avuto inc arriera probelmi di gioco, droga e alcol (qualora non ce ne fossimo accorti): “Una sera ero troppo ubriaco per sedemri a un tavolo. Ho sprecato 400mila sterline in 90 minuti al casinò, soldi che non avevo, il mio conto era scoperto. Sarei andati in bancarotta senza un po’ di fortuna“.
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