Barcellona-Messi: l’ostacolo per il rinnovo viene dalla Liga

Il Barcellona e Leo Messi starebbero lavorando per il nuovo contratto, ma c’è un ostacolo da superare: il limite di stipendio nella Liga.

Sul futuro di Leo Messi al Barcellona filtra ottimismo. Non c’è stato rinnovo e si dovrà arrivare a un nuovo contratto nei prossimi giorni. Ma si tratta solo di un ritardo, secondo fonti iberiche. Eppure, ci sono diversi ostacoli per il prosieguo del matrimonio tra la Pulce argentina e il club blaugrana. In primis le tante pretendenti che stanno corteggiando il campione (PSG su tutte). Ma soprattutto il tetto agli stipendi imposto dalla Liga ed entrato in vigore nel 2014 per volontà del Consiglio Superiore dello Sport.

Si tratta di un tetto salariale descritto dettagliatamente in sei pagine sul sito web della federazione spagnola. In sostanza, il limite di costo per i protagonisti della parte sportiva di un club è pari al reddito del club, al netto dei costi di struttura e del rimborso del debito  previsto durante la stagione. Si tratta di un limite che può essere aggiornato nel corso della stagione se dovessero arrivare delle modifiche di budget.

Di norma, il fatturato viene presentato dai club entro il 30 aprile per la stagione successiva, ed è soggetto ad esami da parte del dipartimento di controllo economico della federazione, che può convalidarlo o meno entro la terza settimana di maggio. Ma in cosa consiste nel dettaglio questo tetto?

Leggi anche -> Ritorno a casa per Leo Messi? In Argentina sognano il colpaccio

In cosa consiste il tetto salariale nella Liga

Leo Messi Barcellona
Leo Messi (fonte foto GettyImages)

Nella sostanza nel tetto salariale non devono rientrare solo gli stipendi, ma anche i compensi non monetari (alloggi, auto, viaggi e così via), diritti d’immagine, tasse, previdenza sociale, indennità, bonus collettivi, spese relative all’acquisto dei tesserati (quindi i costi degli intermediari o deglia genti) e altro ancora.

Tante voci di cui tener conto, e che nei fatti rendono il fatturato disponibile per gli ingaggi molto più basso rispetto a quello reale. Ed è qui che arriva il problema. Negli ultimi anni infatti le disponibilità economiche del Barça in tal senso si sono dimezzate, passando dai 671,429 milioni del 2019/20 ai 382,717 della stagione appena conclusa, scendendo a 347,078 durante il mercato invernale. Un tracollo frutto della perdita di entrate derivanti dallo stadio e dalle attività collaterali (musei, negozi e così via).

Potrebbe interessarti -> Messi, la favola con Antonela Roccuzzo: dal primo incontro al matrimonio

Con questo tipo di situazione critica rende sostanzialmente insostenibile il precedente accordo con Leo Messi, che al lordo consisteva in 139 milioni a stagione. Nei fatti, questo tipo di contratto toglierebbe la metà della disponibilità di budget al Barcellona per il resto della squadra. E se è vero che la Pulce guadagna molto, non è che i suoi compagni si accontentino di briciole.

Insomma, la situazione è delicata e per poter arrivare a un rinnovo servirà, con tutta probabilità, un taglio dell’ingaggio da parte di Leo, che per amore dovrà accontentarsi di un accordo più ‘umano’ per quello che potrebbe essere, verosimilmente, l’ultimo contratto della sua carriera.

Impostazioni privacy