Nations League, problemi per l’Italia: una statistica ‘inchioda’ gli Azzurri

L’Italia continua ad avere un problema con il gol degli attaccanti: c’è una statistica che fa tremare Mancini in vista della Nations League.

Ciro Immobile Italia
Ciro Immobile (fonte foto GettyImages)

Cinque gol e l’esplosione improvvisa di due centravanti atipici come Raspadori e Moise Kean non possono nascondere i problemi dell’Italia. Gli attaccanti azzurri, storicamente, continuano infatti a mostrare una difficoltà eccessiva nel riuscire ad andare in rete. C’è una statistica clamorosa che infatti ‘inchioda’ la nostra Nazionale di fronte al suo più grande problema. Una statistica che non può far dormire sonni tranquilli al ct Roberto Mancini in vista del prossimo appuntamento, quello della Nations League.

Tra le sei grandi nazionali europee, quelle storicamente più prestigiose, l’Italia è l’unica ad avere attaccanti che segnano davvero poco. Il nostro bomber attualmente è Ciro Immobile, al centro negli ultimi giorni di un dibattito forse anche eccessivo. Ma i numeri parlano chiaro e l’attaccante della Lazio, Scarpa d’oro di due stagioni fa, in azzurro è fermo a 15 gol.

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Pochi, rispetto alla sua media con la maglia biancoceleste. E il dato è ancora più deprimente se paragonato a quello degli altri bomber in attività nelle principali squadre europee. Se la Spagna ha Morata come punta principale, non molto distante in fin dei conti da Ciro (22 gol per lo juventino), l’Olanda vola con Depay, già a quota 33, la Germania può vantare un Thomas Muller fermo a 39, solo un gol in meno a Harry Kane dell’Inghilterra. Su tutti c’è però la Francia, che ha in Olivier Giroud un bomber in grado di mettere a segno in Nazionale già 46 gol. Numeri che fanno impallidire Immobile e i nostri attaccanti.

L’Italia e gli attaccanti un problema atavico

Olivier Giroud Francia
Olivier Giroud (fonte foto GettyImages)

Il problema degli attaccanti italiani però non nasce certo con la gestione Mancini. Si tratta di un limite che ci accompagna ormai da decenni, da quasi cinquant’anni per la precisione. Basti guardare un’altra statistica per capire quanto il problema sia profondo e urga una seria riflessione in vista anche della prossima Nations League.

Tutte le altre top nazionali europee possono infatti vantare un bomber storico piuttosto ‘recente’: il miglior marcatore dell’Inghilterra è Wayne Rooney, con 53 gol tra il 2003 e il 2018; quello della Spagna è David Villa, 59 gol tra il 2005 e il 2017; la Francia vanta un Thierry Henry da 51 gol tra il 1997 e il 2010; l’Olanda un Van Persie da 50 gol tra il 2005 e il 2017; su tutti c’è però la Germania, che ha salutato non da molto Klose e i suoi 71 gol tra 2001 e 2014.

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E l’Italia? Purtroppo per noi il nostro bomber storico resta ancora un grandissimo attaccante, uno dei più forti della storia, ma attivo una cinquantina di anni fa. Stiamo parlando di Gigi Riva, autore di 35 reti tra il 1965 e il 1974. Serve una svolta al più presto, altrimenti le ambizioni per la nostra Nazionale dovrebbero abbassarsi sensibilmente.

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