Hakan Calhanoglu, l’altra faccia del campione: dalla moglie a Erdogan

Hakan Calhanoglu non è solo l’uomo che accende il derby di Milano: dal quasi divorzio con la moglie al rapporto con Erdogan, i segreti del turco.

Hakan Calhanoglu Turchia
Hakan Calhanoglu (fonte foto GettyImages)

L’uomo che ha diviso Milano. Hakan Calhanoglu è stato uno dei calciatori più chiacchierati nel calciomercato estivo del 2021. Trequartista turco di grandissimo talento, ha prima deliziato i tifosi rossoneri, per poi scegliere di indossare la casacca dei nerazzurri campioni d’Italia.

Appassionato di motori, e in particolare di automobili, ma anche di moto, Hakan non solo un calciatore delizioso, ma anche un re del gossip, a modo suo. Pochi anni fa fu protagonista di una clamorosa vicenda che riempì le pagine dei rotocalchi rosa: un quasi divorzio via social.

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In piena crisi con la moglie, Sinem Gundogdu, splendida blogger turca classe 1995, il calciatore ex Bayer Leverkusen fece scalpore per un post Instagram in cui annunciava il suo divorzio: “La decisione è irrevocabile perché qualcosa di grave, di imperdonabile, è successo“.

Inevitabile pensare a un tradimento, ma la stessa Sinem si difese immediatamente, sempre sui social: “Non ho mai tradito Hakan, né durante il fidanzamento, né durante il matrimonio. Inoltre su Internet non ci sono foto mie con altri uomini“. Sembrava l’inizio di una fine rocambolesca. Ma i due hanno saputo ricomporre la frattura e da allora sono più uniti che mai, grazie anche ai figli Liya e Ayaz. Ma quella con la moglie non è l’unica controversia fuori dal campo che ha fatto molto discutere su Calhanoglu.

Calhanoglu, la moglie e la simpatia per Erdogan

Moglie Calhanoglu
Calhanoglu e la moglie (fonte foto Instagram)

Tutto è ben quel che finisce bene, tra Calhanoglu e signora. Ma il trequartista turco ha fatto parlare di sé anche per altre questioni che non riguardano propriamente il campo. Ad esempio il suo appoggio al controverso presidente Erdogan. Un appoggio diventato pubblico dopo quando, dopo alcune esultanze, fece il gesto del saluto militare.

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Parlano tutti dopo la nostra esultanza. Io gioco per la mia nazionale e come tutti voglio il massimo, ma la politica è un’altra cosa“, spiegò all’epoca Calhanoglu, senza confermare il suo appoggio al più criticato presidente europeo. Ma di certo quel gesto non gli fece guadagnare le simpatie di molti tifosi interessati alla politica, anzi. Insomma, non è solo sul terreno di gioco che Hakan riesce a conquistare le luci della ribalta. Anche se a volte il low profile forse sarebbe la scelta più adeguata.

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