Alessandro Bastoni si è raccontato in un’intervista con Gli Autogol: dalla passione di Barella per il vino alla ‘rabbia’ contro Fifa.
Senza peli sulla lingua e senza giri di parole, Alessandro Bastoni ha raccontato se stesso e svelato i suoi segreti in un’intervista con Gli Autogol su Twitch. Non si è nascosto il difensore dell’Inter e della Nazionale, parlando di qualsiasi argomento: dal rapporto con i compagni a quello con il fantacalcio, fino alla critica spietata a Fifa.
Ma andiamo con ordine. Uno dei passaggi della sua chiacchierata diventato maggiormente virale è stato quello sui compagni all’Inter, e in particolare su Niccolò Barella. Al difensore è stato chiesto se sarebbe andato a cena con il centrocampista sardo e con il collega Brozovic. E su di loro la risposta di Bastoni, tra il serio e il faceto, è stata davvero spiazzante.
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Se il croato è stato definito “impegnativo” dal difensore azzurro, soprattutto per quanto riguarda il portarlo a casa, la risposta su Barella è stata epica (alla Brozo): “Non vado a cena con lui perché ordina un vino da 1800 euro“. Dichiarazioni da meme, considerando quanto sia diventata virale l’immagine del centrocampista in pseudo-after alla cerimonia della Nazionale campione d’Europa alla presenza del Capo dello Stato Mattarella.
Bastoni tra fantacalcio e Fifa
Da calciatore a giocatore il passo è breve. Tra le passioni ludiche di Bastoni c’era anche il fantacalcio, fino a poco tempo fa. Poi ha smesso, e il motivo è un classico: “Dimenticavo di schierare la formazione. E poi rosicavo troppo per i 5 in pagella quando mi mettevo in campo“. Motivi seri per mollare la spugna, anche se il fantacalcio continua a far parte della sua vita, indirettamente. Soprattutto per le tante minacce che gli arrivano dai fantallenatori troppo esaltati.
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Non solo fantacalcio. Il difensore ama soprattutto giocare alla PlayStation, e in particolare a Fifa. Non tutto però gli va bene del videogioco calcistico più famoso. Anzi, c’è qualcosa che lo manda in bestia: il punteggio che gli hanno assegnato al tiro. Spiega infatti il calciatore nerazzurro: “Il mio tiro non è 33 nemmeno appena mi sveglio… Lo alzo sempre a 65, dai: sufficiente“. Una confessione a cuore aperto che, chissà, magari potrà arrivare anche agli sviluppatori di Fifa, per un aggiornamento rapido in grado di farlo diventare più fedele alla realtà.