Inter-Borussia Monchengladbach: il ricordo della “Partita della lattina”

Inter-Borussia Monchengladbach nel 1971 entrò nella storia come la “Partita della lattina”. A distanza di 49 anni da quell’incontro le due squadre tornano ad affrontarsi in Champions League

Inter-Borussia Monchengladbach, la partita della lattina (YouTube)
Inter-Borussia Monchengladbach, la partita della lattina (YouTube)

Ben 49 anni fa andava in scena la “Partita della lattina“, incontro tra Inter e Borussia Monchengladbach entrato nella storia per il lancio di una Coca-Cola sulla testa di Roberto Boninsegna. Era il 20 ottobre del 1971, e quella gara da quel momento è entrata negli annali, tanto da arrivare ai giorni nostri, più precisamente a questa sera, quando le due squadre torneranno a sfidarsi in Champions League.

Coppa Campioni 1971/72, l’Inter campione in carica della Serie A, si apprestava ad affrontare un Borussia composto da molti giovani, forti, capaci di vincere la seconda Bundesliga nella storia del club. I nerazzurri allenati da Ivernizzi non consideravano i tedeschi alla propria altezza, e quello stadio con le tribune in legno e la scarsa capienza non poteva che confermare quanto immaginato dai calciatori.

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Inter-Borussia Monchengladbach, il racconto della “Partita della lattina”

Il campo, però, dimostrò tutt’altro. I padroni di casa passarono in vantaggio con Heynkes e, nonostante la rete subita da Boninsegna, trovarono anche il raddoppio con le Fevre. L’Inter non fece in tempo a cercare nuovamente il pareggio, che avvenne l’inimmaginabile. Al minuto 29, dagli spalti, venne lanciata una lattina di Coca-Cola che colpì la testa di Boninsegna, intento a battere una rimessa laterale. L’attaccante cadde al suolo e i suoi compagni accerchiarono immediatamente l’arbitro Dorpmans.

Seguirono minuti difficilissimi, con l’oggetto contundente improvvisamente fatto sparire e i tedeschi che accusarono gli italiani di essere autori di una sceneggiata. La partita riprese, ma con una sola squadra in campo. L’Inter, infatti, si rifiutò di giocare realmente e subì altre 5 reti chiudendo la sfida sul 7-1. Un passivo pesantissimo, ma la squadra era convinta che il match sarebbe stato annullato.

Così fu, nonostante le polemiche e un regolamento della UEFA non completo. Il tribunale sportivo di Ginevra decise che la partita si sarebbe dovuta rigiocare, multò il Borussia e squalificò il suo stadio per un turno, mentre Mario Corso per 3 giornate a causa del suo comportamento ai danni dell’arbitro. La “Partita della lattina” venne rigiocata il 1° dicembre del 1971 e terminò 0-0. I nerazzurri riuscirono a passare ai quarti grazie al 4-2 maturato a San Siro poche settimane prima, nella sfida di ritorno che si trasformò, di fatto, nell’incontro d’andata.

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