Lazio-Torino, Lotito pronto al dispetto: cos’ha in mente il club biancoceleste

Lazio-Torino è sempre più un caso in Serie A, e Lotito medita un dispetto che potrebbe allungare la coda di polemiche. Ma il calcio italiano ne ha davvero bisogno?

Lazio-Torino è ancora un caso aperto in Serie A, e Lotito medita un dispetto che potrebbe fare arrabbiare Urbano Cairo. Il match sarà quasi certamente oggetto di tre gradi di giudizio e potrebbe risultare anche decisivo nel cammino dei biancocelesti e dei granata. Cairo ha incassato la “non decisione” della Lega dopo il veto dell’Asl, ed ha tuonato contro i vertici della Federazione, rei, a parer suo, di non aver rinviato ufficialmente la partita. A questo punto la palla passa ai tribunali, ma Tuttosport racconta di un dispetto che Lotito avrebbe in serbo per il presidente del Toro.

Secondo le informazioni raccolte dal quotidiano vicino ai granata, il patron dei biancocelesti starebbe preparando le memorie da presentare al giudice. La Lazio dovrà inviarle entro oggi tramite Pec, ma vuole farlo a ridosso della mezzanotte. Un modo per impedire al club rivale di studiare meticolosamente le carte per preparare una risposta immediata e convincente. Fra Lotito e Cairo non corre buon sangue, e il dispetto potrebbe allungare una polemica già esplosa dopo i silenzi della Lega.

Di fatto il match potrebbe ripetere in tribunale lo stesso percorso della gara fra Juventus e Napoli. Tre gradi di giudizio, sentenze ribaltate e caos nelle classifiche e nei calendari di Serie A. Una nota stonata in un periodo già delicato per i club italiani, che in questa fase non hanno certo bisogno di essere al centro delle critiche. Anche nelle altre nazioni, che intanto pensano solo al campo.

Leggi anche: Torino, troppi gol presi in difesa. Così, la salvezza è lontana

Lazio-Torino e il dispetto di Lotito: ma il calcio italiano ne ha davvero bisogno?

Lazio-Torino dispetto Lotito
Lazio-Torino, il dispetto di Lotito infastidisce i granata (Gettyimages)

L’eliminazione della Juventus e la decisione della Lazio in merito al ricorso del Torino. Sono questi forse gli argomenti più chiacchierati del giorno per i tifosi del calcio. Due temi che si intrecciano, e questa non è una buona notizia. La Lazio potrà infatti costituirsi davanti al Giudice contro il ricorso granata sino alla mezzanotte di oggi, e venerdì ci sarà la prima sentenza relativa alla gara fra i biancocelesti e i granata. Un passaggio dovuto quello della Lazio, che dopo il ricorso incassato ha preparato le memorie difensive. Fa discutere però la tempistica scelta da Lotito, che fino ad oggi non ha ancora inviato alcuna Pec per conto del suo club.

A questo punto sembra confermata l’indiscrezione di Tuttosport, che svela i motivi del ritardo. Pare infatti che il club capitolino abbia voglia di inviare le proprie memorie solo poco prima della mezzanotte, in modo da mettere in difficoltà Cairo. Ma il calcio in Italia e la Serie A hanno davvero bisogno di tutto ciò? Proprio da questa domanda nasce l’incastro con la debacle della Juventus contro il Porto. L’impressione è che l’Italia sia almeno un gradino più in giù delle maggiori competitors in Europa.

Mentre in Inghilterra si ragiona sulle riaperture degli stadi e sulle candidature ai Mondiali del 2030, e in Germania e Francia i club rispondono alla crisi con investimenti e unione d’intenti, in Italia si litiga. Dopo il caos tamponi, le liti fra Napoli e Juventus, e il nodo diritti tv, Lazio e Torino potrebbero scrivere un’altra pagina extra campo di questa già difficile stagione. Un capitolo che si arricchisce del possibile dispetto di Lotito, in un momento in cui le italiane faticano in Europa e il calcio è in un delicato momento di crisi. Ma la Serie A ne ha davvero bisogno? Una domanda che ha una risposta scontata, soprattutto dopo le denunce di tanti club in grave crisi e le difficoltà che ha l’Italia nella gestione delle categorie inferiori.

Impostazioni privacy