Portieri, da Zenga e Tacconi a Sportiello e Gollini: storia di dualismi

Il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini è intervenuto in conferenza stampa sulla questione portieri. Storia di grandi dualismi tra numeri 1

Il tecnico dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini è intervenuto in conferenza stampa a margine della sfida della sua squadra con lo Spezia, gara valevole per il campionato di Serie A. Tra i temi approfonditi nel corso dell’incontro con i giornalisti, quello dei portieri. Il dualismo ormai conclamato, di concetto, scaramanzia o quant’altro, esiste. I due si alternano da ormai molte gare, riuscendo quasi a trovare il giusto equilibrio di prestazione tra le gare disputate dall’uno e quelle che hanno visto in campo l’altro.

Ma il tecnico della “dea” spegne ogni polemica, ogni accenno di nuova telenovela in casa nerazzurra chiarendo in poche battute il suo concetto di base: ” È un altro tormentone – ha dichiarato il tecnico –  io non ci vedo niente di strano. Sportiello sta facendo bene, vogliamo migliorare in quel ruolo lì. Il miglioramento può essere fatto da Sportiello, da Gollini o dal mercato”.

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Storie di portieri e duelli: da Pazzagli contro Galli alla nazionale di Zenga e Tacconi

Zenga
Zenga (GettyImages)

Il mondo del calcio, è pieno di dualismo che hanno fatto epoca. Se guardiamo ad oggi, la situazione dell’Atalanta non è tanto diversa da quella del Napoli, con il duello eterno ormai, fino a questo punto della stagione tra Ospina e Meret. Ma volendo scorrere le pagine della storia del calcio di casa nostra, non possiamo non imbatterci in uno dei dualismi che hanno segnato gli anni ottanta italiani. Walter Zenga e Stefano Tacconi, numeri uno di Inter e Juventus ed eternamente in conflitto in nazionale, con il primo a spuntarla sempre, e probabilmente a ragione.

Altro interessante duello fu quello che si ritrovò in casa Arrigo Sacchi al Milan, stagione 1989/90. Rossoneri partiti con in porta Giovanni Galli, titolare nelle precedenti stagioni con il tecnico di Fusignano, e finiti a godere delle gesta di Andrea Pazzagli. Una minirivoluzione che però non porto bene ai rossoneri, sconfitti in quell’annata dal Napoli nella lotta scudetto. Altra romantica ed avvincente situazione potrebbe dirsi quella che riguardato Albertosi e Zoff in nazionale. Con Zoff titolare agli europei del ’68, Albertosi ai mondiali di Mexico ’70 e poi ancora Zoff nelle competizioni successive, fino al trionfo di Madrid dell’82 contro la Germania Ovest e quella coppa alzata al cielo del Bernabeu.

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