Esonero Pirlo, Allegri è pronto: come cambierebbe la Juve

Il match con l’Udinese potrebbe essere decisivo per Pirlo, che è a rischio esonero e avverte la pressione mediatica di un probabile ritorno di Allegri: ecco come cambierebbe la squadra.

Esonero di Pirlo e Allegri bis. La richiesta dei tifosi è chiara da tempo, e arriva quasi al termine di una delle stagioni peggiori degli ultimi 20 anni in bianconero. L’esperienza del centrocampista non è stata fortunata. La squadra ha vinto una Supercoppa e giocherà la finale di Coppa Italia, ma l’uscita prematura in Champions e una qualificazione in Europa ancora in bilico, sono un bilancio troppo magro. Il discorso Superlega ha inoltre messo nel mirino dei tifosi anche Agnelli. Che potrebbe cercare le carte giuste per ricucire il rapporto con il popolo bianconero e archiviare una stagione horror.

Scegliendo Allegri il presidente potrebbe in un sol colpo cambiare volto alla Juventus e accogliere le richieste dei tifosi: proprio per questo motivo l’esonero di Pirlo, subito o a fine stagione, diventa sempre più una strada percorribile. Il toscano, rimpianto in bianconero, sarebbe infatti pronto ad una nuova esperienza, e avrebbe di sicuro tempo per valutare chi potrebbe restare e chi lascerebbe Torino.

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Esonero Pirlo, Allegri in pole: ecco chi potrebbe partire e le richieste sul mercato

Max Allegri
Max Allegri, in pole in caso di un esonero per Pirlo (Getty Images)

L’esonero di Pirlo aprirebbe quindi un casting per la panchina bianconera, e Max Allegri sarebbe in pole. Il livornese tornerebbe con piacere, e accetterebbe forse anche di ripartire senza Champions. Dalla qualificazione dipenderanno però il mercato e il futuro alla Continassa, ma le mosse per l’Allegri 2.0 sarebbero già pronte. In porta tutto dipende dalla possibilità di arrivare a Donnarumma. Sarebbe un colpo fantascientifico, ma in caso di rinnovo con il Milan, Szczesny offre comunque buone garanzie e Perin potrebbe essere il dodicesimo in attesa di capire la volontà di Buffon. In difesa di ripartirebbe da De Ligt e Danilo, con Bonucci che resta in dubbio e Chiellini che non ha ancora ricevuto offerte per il rinnovo.

Alex Sandro è invece in bilico, e potrebbe essere sostituto da Emerson Palmieri o da Gosens, vero obiettivo alla Continassa. Resta aperto il discorso per Demiral, sacrificabile in caso di un’offerta importante. In tal caso i bianconeri andrebbero a sondare il terreno per un centrale. Il centrocampo avrebbe invece bisogno di un restyling totale. Arthur potrebbe svolgere il compito che era di Pjanic, e Bentancur sarebbe blindato con McKennie, che aggiungerebbe muscoli e quantità in mediana. Allegri non si opporrebbe inoltre alla cessione di Rabiot e Ramsey e potrebbe chiedere Pogba o Milinkovic-Savic, ma anche Locatelli, soluzione costosa ma più avvicinabile. Il reparto sarebbe infine completato da Fagioli, pronto con un tecnico che lo stima molto, a compiere il salto di qualità.

Il rebus è in attacco. Chiesa e Kulusevski non si toccano, e Dybala con Allegri non ha quasi mai giocato nel suo ruolo ideale, ma è sempre stato fondamentale per la Juve. Ecco quindi che Ronaldo diventerebbe sacrificabile, e si discuterebbe con l’Atletico Madrid per avere Morata ancora un anno a Torino. L’unico innesto potrebbe essere Kean, ma anche Milik resta in lista, e Vlahovic potrebbe essere sondato per capire i margini di trattativa. Una mini rivoluzione quindi, che potrebbe essere l’unica soluzione per Agnelli, sempre più convinto dall’idea di un esonero di Pirlo e di un Allegri bis.

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